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10 Domande. Risponde: Simona Tanzanella. Allevamento Del Rosso Malpelo

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Riprendiamo il ciclo delle interviste ai maggiori Allevatori Italiani, non solo Bulldog Inglesi. Cerchiamo di comprendere insieme ad esperti del settore cinofilo come scegliere un allevamento di eccellenza e quali siano gli strumenti ad oggi disponibile per arginare se non bloccare il proliferare di cagnari dovuto ad una domanda continua, scriteriata e complice di cani fuori dai canali corretti. Risponde ogg alle dieci domande Simona Tanzanella titolare dell’allevamento “Del RossoMalpelo”, di cani corso eccezionali ci permettiamo di aggiungere.

Simona Tanzanella allevatrice  conosciuta a livello internazionale e titolare da 16 anni dell’allevamento Del Rosso Malpelo che descrive così:  Ho l’obiettivo di ottenere esemplari di Cane Corso sani, di ottimo carattere e tipicità attraverso una selezione professionale approvata ENCI e FCI. Salute, carattere e tipicità dei  riproduttori sono sicuramente una buona garanzia di qualità della prole. I riproduttori, che voglio definire cani di famiglia e sicuramente non di allevamento dato che vivono in casa e non in box o strutture per canili, sono stati selezionati sulla base di tre requisiti:

  • 1) L’ assenza di patologie quali la displasia dell’ anca o del gomito per le quali è dimostrata anche una componente genetica.
  • 2) Il carattere dei riproduttori è accuratamente valutato prima dell’ uso dei soggetti in riproduzione.
  • 3) La tipicità dei riproduttori è garantita dal fatto che molti sono campioni, pluricampioni, giovani promesse ENCI,

In ogni caso anche gli esemplari meno titolati vantano genealogie prestigiose con la presenza nella loro stirpe dei Cani Corso più rappresentativi della razza. La tipicità viene valutata nelle esposizioni canine nazionali ed internazionali da giudici ENCI. I Cuccioli crescono in famiglia al fine di potere dedicare loro tempo e attenzioni sia dal punto di vista igenico-sanitario che comportamentale. Si presta grande attenzione all’imprinting e alla socializzazione dei cuccioli e al delicato rapporto tra madre e padre. Il veterinario di fiducia dispone di controlli ecocardiografici durante la gravidanza, assiste al parto, predispone esami delle feci, protocolli di sverminazione, protocolli vaccinali, l’applicazione del microchip e la tatuatura dei cuccioli. Stabilisce inoltre lo schema di svezzamento ed eventuali integrazioni alimentari per madre e cuccioli. La presenza di cani anziani garantisce non solo l’ attenzione verso la qualità di vita dei miei cani ma anche la buona selezione volta alla produzione di esemplari longevi. Novità: è disponibile il seme degli stalloni refrigerato o congelato. Si rilascia certificazione medica e veterinaria che attesta la qualità dello sperma.

 

10 Domande

 

Conoscenze nuove metodiche e accresciuta consapevolezza: cosa determina l’evoluzione dell’allevamento cinofilo, nello specifico della nostra razza? 

I vari controlli genetici aiutano ma, purtroppo, non tutte le patologie hanno test genetici e molte malattie dei cani hanno una base poligenica multifattoriale con forte componente ambientale. Pertanto allevare è molto più complicato di quanto si possa pensare.
Sottoporre i propri cani ai vari controlli genetici e alla ricerca della principali patologie di razza è doveroso, aiuta ad allevare meglio, a scremare i riproduttori. Sicuramente tutela i futuri proprietari del cucciolo che possono comprendere lo sforzo selettivo, il rigore e la serietà della selezione effettuata. E’ però doveroso ricordare che l’allevatore affida un cucciolo un essere vivente e non un plico di test genetici radiografie esami oculistici cardiologici. Questo cucciolo è una “promessa” alla vita che dovrebbe essere accolto come si accoglie un figlio,  non come se fosse una cartella clinica vivente. Spesso ci dimentichiamo che la pressione selettiva che noi allevatori facciamo è una goccia nel mare rispetto all’evoluzione della razza.

La differenza tra amatoriale e professionale è solo una questione di numeri? O anche di qualità? A numeri elevati corrisponde maggiore selezione? Dove sono le criticità in questa equazione?La qualità come selezione e ricerca paga? Vista la richiesta al risparmio del cliente poco informato? Come si garantisce in termini fattivi questa qualità? Ritengo che un allevatore dovrebbe informare in modo ampio ed esaustivo i futuri proprietari in merito alle caratteristiche della razza allevata alle sue peculiarità e alle sue criticità. Il cliente poco informato, che ignora le difficoltà allevatoriali, i costi di un allevamento serio che lavora in modo etico, non sarà mai un buon proprietario e neppur un buon cliente. Non saprà apprezzare gli anni di sacrificio dedicati alla selezione e non saprà crescere in modo adeguato il proprio cucciolo, ignorando le caratteristiche della razza anzi, potrebbe anche scegliere una razza semplicemente perché modaioloa o perché “bella” e quindi non corrispondente alle aspettative o alle proprie esigenze o capacità.

L’evoluzione dell’allevamento va verso l’eliminazione dell’ipertipo. Il mercato ha recepito questo trend o chiede ancora quel tipo di cane? Come agisce l’allevatore rispetto a questa incongruenza?Quanto incide nella decisione di mettere in riproduzione un soggetto la sua morfologia rispetto ad altre caratteristiche quali carattere e salute? Personalmente non ho mai posto come obbiettivo di selezione l’ipertipo. Ho sempre pensato che fosse una scelta sbagliata e, che un ipertipo dovesse essere penalizzato tanto quanto l’ipotipo. E’ il tipo l’obbiettivo da perseguire nelle sue caratteristiche. Fortunatamente la razza che allevo non vive le pressioni e le esasperazioni dell’ipertipo essendo un cane che deve essere funzionale.

La politica del mio allevamento è da sempre sempre quella di privilegiare la salute ed il carattere. La tipicità è condizione fondamentale per scegliere un riproduttore e, idealmente, salute, carattere e tipo non dovrebbero essere mai disgiunti nella pratica però la perfezione assoluta non esiste. L’allevamento stesso, generazione dopo generazione, è in continua evoluzione e le nuove generazioni dovrebbero superare gli antenati per tipo salute e carattere. Personalmente se devo nella scelta di un riproduttore dare maggior risalto ad una qualità questa è la salute. Quindi per me un riproduttore è tale se rispetta requisiti di salute fisica e mentale, poi, se questi requisiti sono soddisfatti valuto che sia un esemplare di livello eccellente. Se vengono meno i primi due requisiti, anche se il soggetto fosse la materializzazione dello standard di razza non posso valutarlo come stallone o fattrice.

La normativa tutela l’allevatore serio? Quali le falle normative che permettono ai cagnari di proliferare. Le nuove tecnologie permetterebbero di ridurre le truffe, per es. il deposito obbligatorio del DNA per tutti . Quali soluzioni? Credo che la piaga degli allevatori improvvisati, o peggio, dei cagnari e degli importatori, potrebbe essere risolta, o quanto meno arginata, con un’informazione capillare volta a sensibilizzare i futuri proprietari. Le persone dovrebbero comprendere che acquistare un cucciolo importato illegalmente o allevato in modo sbagliato, da pseudo allevatori, alimenta un mercato clandestino di illegalità e di maltrattamento animale. Se per risparmiare del denaro si è disposti a questo si è “complici “. Se non ci fosse la richiesta di cuccioli a basso costo, senza selezione zootecnica e senza garanzie sanitarie e caratteriali, in poco tempo questa piaga sarebbe risolta. Sicuramente i controlli genetici, i controlli di cucciolata, così come quelli sul benessere animale, sul rispetto delle normative vigenti, sulle normative ASL e, non da ultimo, sul rispetto di quelle fiscali dovrebbero essere intensificati al fine di individuare gli allevatori non in linea o gli importatori che si mimetizzano fingendosi allevatori.

Dov’è la falla nella informazione per cui prezzo = cane sano. Cosa non si comprende quando si parla di costo allevatoriale? E cosa dovrebbe determinare la scelta dell’allevamento? Difficile dire quali sono i parametri che determinano la scelta di un allevanento. Da allevatore quando ho dovuto  scegliere un allevatore i parametri che ho ritenuto indispensabile sono stati: serietà, correttezza, rigore nella selezione zootecnica, eticità nell’allevare, rispetto dei propri cani e della loro qualità di vita, passione e trasporto per l’allevamento.  Ritengo che un allevatore dovrebbe informare in modo ampio ed esaustivo i futuri proprietari in merito alle caratteristiche della razza allevata, alle sue peculiarità e alle sue criticità. Il cliente poco informato che ignora le difficoltà allevatoriali, i costi di un allevamento serio, che lavora in modo etico, non sarà mai un buon proprietario e neppur un buon cliente. Non saprà apprezzare gli anni di sacrificio dedicati alla selezione e, non saprà crescere in modo adeguato il proprio cucciolo. Ignorando le caratteristiche della razza, anzi, potrebbe anche scegliere una razza semplicemente perché modaiola o perché “bella” ma non corrispondente alle aspettative o alle proprie esigenze. Personalmente fornisco una serie di titoli di pubblicazioni che suggerisco di leggere nell’attesa che arrivi il momento del ritiro. Unitamente al cucciolo vengono date delle dispense e dei libercoli, pubblicati da case editrici del settore, oltre a dare materiale informativo scritto da me, in collaborazione con veterinari ed educatori cinofili.  Amore per i propri cani e in generale per gli animali, spero che i proprietari dei miei cuccioli colgano in me queste caratteristiche.

Quanto la sinergia con i Veterinari determina il successo allevatoriale?

Ritengo indispensabile che un allevatore sia affiancato da veterinari competenti, nelle varie discipline e, da istruttori cinofili ed educatori qualificati che abbiano conoscenze specifiche riferite alla razza allevata.

Allevamento Cani:
Via Puccini, 6
44042 – Cento
Ferrara (FE) – Italy
Ph e Fax +39 051 683 64 41
Mobile +39 347 37 57 168
e-mail: info@tanzarella.it
ndr. Tutte le foto sono di proprietà dell’allevamento Del Rosso Malpelo e ne  riproducono gli splendidi esemplari.
D.C.

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