Home Te lo racconto io il Bulldog Te lo racconto io il Bulldog: Giselle. Carla Sciascia

Te lo racconto io il Bulldog: Giselle. Carla Sciascia

0

 

Giselle 26 Maggio 2017 ❤Questo è stato uno dei giorni più brutti e tristi della mia vita. Mi ritengo fortunata, non ne ho avuti molti.
Vado al contrario a raccontare di te piccola mia, da quel mattino appena sveglia con te che dormivi serena nella tua cuccia.
Ma non stavi dormendo…

Alle 5 mi ero alzata per bere e tu avevi alzato quel tuo musetto come a dirmi ma dove vai a quest’ora? O forse volevi salutarmi? Chissà… sono passata vicino a te ti ho accarezzato e baciato sulla testa e ti ho detto… dormi amore che è presto. Da lì a poche ore… il nulla.
Mi viene da dire che come sei entrata nella mia vita, sei uscita. In punta di piedi, senza far rumore, senza far fastidio.
Sei stata con me 5 anni, hai lasciato un vuoto incolmabile piccola mia perché tu eri speciale, unica.
Adesso invece andiamo al nostro incontro, nella gabbia del canile qua a Bologna.
Anche questo hai dovuto subire.
Nata in Ungheria, arrivata in Spagna dove ti hanno chippato e poi in Italia, Bologna.
Stavi arrivando da me amore mio.
Ma prima sei passata in mano a due … esseri? Individui? Ma non so neanche io come chiamarli! Non ti davano da mangiare, eri spaventata e loro in piena notte hanno chiamato la polizia Municipale dicendo che in casa avevano un cane feroce! Quando sono arrivati per portarti via e ti hanno vista indifesa piccola in quell’angolo… il cane feroce è stato portato via in braccio!
E lì, al canile, si sono subito attivati, non potevi restare in gabbia!
L’annuncio su Facebook, la telefonata con la volontaria del canile, l’appuntamento… il nostro incontro.
Eri seduta brava nella tua gabbia, silenziosa, hai aspettato buona che aprissero quella porta e poi subito tra le mie braccia! E lì sei rimasta. Alla fine la fortuna è arrivata anche per te piccola mia. Dopo tanta sofferenza, una famiglia, l’amore incondizionato, cucce morbide o meglio letti e divani! E tanto cibo! Come eri affamata! Divoravi tutto in un attimo!
Hai cambiato la mia vita.
Eri la mia ombra, sempre vicino a me. Sempre.
Vivevano in simbiosi, quando stavi male era per me sofferenza pura, perché sì, sei stata complicata. L’operazione al palato, agli occhietti, le dermatiti, i problemi con il cibo… non è stata facile ma non abbiamo mai mollato vero piccola mia? E poi mi sono ammalata io e lì tu e Lola siete diventate le mie infermiere. Sempre con me. Io dormivo 12 ore di giorno e voi non volevate neanche uscire per fare la pipì! Forse lo avete fatto apposta! Dovevo alzarmi io per farvi uscire e voi siete state il mio stimolo, la mia forza per alzarmi tutti i giorni da quel letto! Senza di me non mangiavate neanche!
Non è facile scrivere questo racconto, tanti ricordi… ma voglio raccontare quanto amore mi hai dato piccola mia, quanto è stato bello adottarti.
Tu bulldog inglese, senza pedigree ovvio! Nata in qualche posto da qualche povera mamma sfruttata e tenuta in chissà quali condizioni …
Hai saputo darmi solo amore puro. Unico.
E tu lo sai che per me eri e sei speciale.
Unica.
E in questa casa al mare, che tu amavi tanto, quando sono qui… ti sento, sono sensazioni, momenti, cose che non so spiegare. Ma io sento che qui tu sei con me. Sempre. Non sei mai andata via. Nel mio cuore sei stata e rimasta per sempre.
Ciao piccola mia.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here