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Il cucciolo: i primi passi per una vita insieme

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Il primo passo: Il nome

il primo passo per una buona educazione è imparare il proprio nome. Sicuramente il nome che avrai scelto per lui non sarà quello sul pedigree, dato che  solitamente i nomi sul pedigree sono lunghi e altisonanti (e nel caso di alcuni allevamenti, ops…, anche un po’ strani), comprensivi di affisso e quindi non adatti alla vita di tutti i  giorni. Scegli per lui un nome che ti piaccia ma che abbia la caratteristica di essere corto e che possibilmente finisca con una vocale e comincia ad usarlo da subito.

Non alzare la voce; i cani hanno un udito finissimo. Piuttosto chiamalo spesso ed associa il nome a qualcosa di piacevole. Il modo migliore per insegnargli il suo nome è pronunciarlo frequentemente e con insistenza, con un tono vivace in maniera da attirare la sua attenzione. Fallo mentre giocate o quando lo coccoli o ancora quando stai per mettere la pappa nella sua ciotola. Molto presto il cucciolo capirà che con quel suono chiami proprio lui. Ricordati di premiarlo sempre con coccole e carezze quando si comporta come vuoi.

 

 

 

 

Il secondo passo: Imparare a sporcare dove vogliamo noi.

 

La seconda cosa che il cucciolo deve imparare è dove gli è consentito sporcare. Per insegnargli questo ci sono diverse metodologie. A me piace molto,e perciò lo consiglio, il metodo che si basa sull’assecondare la naturale ” fisiologia” del cucciolo. Mi spiego; i cuccioli dormono molto e non appena si svegliano , istintivamente e SEMPRE, fanno pipì.

Quindi, non appena si sveglia, devi prenderlo e portarlo dove tu hai deciso che dovrà sporcare. Lui, appena svegliato farà pipì. Dopo un po’ di volte che avrà fatto pipì nello stesso posto, tenderà a tornare a farla anche non in occasione della “sveglia” . A questo punto dovrai fargli capire che è stato bravo, quindi è necessaria una abbondante dose di lodi, coccole e carezze. Devi portarlo nello stesso posto anche dopo che ha mangiato. Vedrai che prestissimo capirà che “quel” posto è il suo bagno.

Spesso mi chiedete quanto tempo ci impiega un cucciolo ad imparare; il tempo di apprendimento è direttamente proporzionale al tempo che riuscirete a passare con il cucciolo le prime settimane. Mediamente un paio di settimane sono sufficienti, se il cucciolo è ben seguito ed ad ogni sveglia viene portato nel posto prescelto. Certamente non riuscirà a tenerla tutta la notte. Per un tempo così lungo è necessario che crescano un pochino.

All’inizio sporcherà indifferentemente in qualsiasi posto dentro casa ed ad un ritmo imbarazzante. Devi sgridarlo solo se lo vedi mentre sta compiendo “il fattaccio”. Qualche minuto dopo il rimprovero è già inutile perché il piccolo non sa collegare la punizione con quello che ha fatto in precedenza. Devi portarlo nel luogo da te scelto, molte volte al giorno,  cercando ritmi regolari.

Nonostante queste avvertenze all’inizio sicuramente qualche “incidente” ci sarà, scoperto il guaio non alzare la voce ed assolutamente non sculacciarlo. Solo se lo vedi mentre sta succedendo digli un ” NO” con voce molto autoritaria. Interrompi ciò che sta facendo, prendilo e portalo dove deve sporcare. Se finisce ciò che aveva iniziato in casa, gratificalo sempre con tante coccole.

Per pulire in casa, dove inizialmente sporcherà, non usare detergenti a base di ammoniaca; chimicamente l’urina e l’ammoniaca sono molto simili e  il piccolo potrebbe andare ad annusare l’odore ed essere nuovamente stimolato a fare pipì. Una volta pulito isola il posto fino a che non si sarà asciugato.Ogni cucciolo ha ritmi di apprendimento propri, molto dipende anche dalla costante presenza del proprietario; in generale in due settimane si vedono già ottimi risultati. Ricordati che tutto dipende dalla scrupolosità, dalla cura, dalla diligenza  e dal buonsenso della famiglia che lo detiene.

 

Il terzo passo: Imparare ad andare al guinzaglio

Il bulldog non ama particolarmente andare al guinzaglio, ma va ovviamente comunque abituato. All’inizio, quando porti il cucciolo a casa, cerca di preservarlo da ogni inutile stress.Già ne ha subiti molti dovuti al cambio di situazione e di vita; il giorno in cui lascia l’allevamento fa il primo bagnetto della sua esistenza, e non tutti i cuccioli ne sono felici, deve sopportare il phon, che solitamente all’inizio genera terrore puro, viene separato dai suoi fratelli, per mantenersi pulito e profumato, in attesa che la nuova famiglia arrivi all’appuntamento per il suo ritiro, questa la prima volta in cui sperimenta la solitudine.

la nuova famiglia arriva è tutto un concitamento, gente nuova che lo prende in braccio, sconosciuti che lo chiamano, stranieri che lo accarezzano. Poi c’è il viaggio in macchina, spesso di molte ore, ed infine l’arrivo in una situazione totalmente estranea che è la nuova casa, con odori misteriosi e luoghi inesplorati. Come ben si può comprendere, tutte queste emozioni sono estenuanti per il piccolino, che quindi va preservato da ogni altro stress.

Quindi NO al collare e guinzaglio il primo giorno, lo si metterà i giorni seguenti quando il piccolo si sarà ben ambientato nella nuova abitazione e si fiderà dei componenti della sua nuova famiglia. Un metro  per valutare se è il momento adatto di sottoporgli lo stress del guinzaglio è verificare se è spavaldo, se gira sicuro per casa, se ti viene incontro per farti le feste, se  ti invita al gioco o risponde prontamente ai tuoi inviti. A questo punto si può mettere un collarino ( leggero, di tela, appositamente studiato per cuccioli) e glielo si lascia addosso per qualche giorno. All’inizio il cucciolo apparirà molto infastidito, cercherà di grattarsi, si girerà su sé stesso, ma alla fine si abituerà a questo nuovo “vestitino”.

Dopo qualche giorno passato col collarino addosso puoi  iniziare col guinzaglio dentro casa. Fatti seguire piano piano parlandogli o facendogli sentire l’odore di qualche biscottino per cani, marche di buona qualità. Quando sarà bravo in casa comincia a portarlo fuori. Il principio generale e di buon senso è di sottoporre il cucciolo a stimoli nuovi gradatamente, senza procurargli grandi stress, ma agendo sempre step by step,un passo alla volta. Quando si sarà abituato ad una cosa, sarà pronto per impararne un’altra e cosi’ via. Quindi procedi facendo  brevi e frequenti passeggiatine dentro casa, in un ambiente che conosce; se il piccolo tira esercita lievi trazioni al guinzaglio. Se ti segue premialo con lodi, coccole e carezze. Non picchiare MAI il tuo cucciolo col guinzaglio; deve essere sempre un simbolo di gioia e non una punizione.

Quando sarà sicuro dentro casa puoi portarlo fuori, dove tutto sarà più complicato. I rumori nuovi, il traffico, la gente. Tanti stimoli spesso determinano la totale paralisi del cucciolo ed il rifiuto risolutissimo di procedere al guinzaglio, cosa che dentro casa aveva imparato. In questo caso puoi provare ad allontanarti un po’ da casa con il cucciolo in braccio. Il ritorno è solitamente più facile, perché istintivamente il piccolo vuole ritornare nel suo luogo sicuro e quindi verrà al guinzaglio nel breve tragitto di ritorno  verso casa. Così pian piano si abituerà all’esterno e quando sarà bravo nel percorso di “ritorno” puoi tentare anche il percorso di ” andata”. Con la nostra razza  è necessario armarsi di grande pazienza, ma una volta imparato sarà un piacere avere un bulldog ben educato al nostro fianco.  All’inizio le passeggiate devono essere brevi e frequenti. La loro utilità non è tanto quella di far moto, anzi, ricordatevi che  il cucciolo di bulldog non deve muoversi troppo, quanto quella di conoscere il mondo, in modo che diventi un cane più sicuro, abituato ai rumori, alle persone e alle nuove situazioni. Anche se il cucciolo ha un giardino dove passeggiare , giocare e divertirsi , è bene ricavare sempre uno spazio per fare qualche piccola passeggiata.

 

 

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