Le mutate condizioni ambientali impongono, ormai, una protezione antiparassitaria tutto l’anno. Esistono diverse variabili di cui tenere conto quali la modifica delle condizioni ambientali e degli stili di vita:
- Cambiamenti climatici: l’aumento della temperatura e l’elevato tasso di umidità che si protraggono ormai ben oltre l’estate si stanno rivelando determinanti nell’estendere i cicli vitali di questi vettori; nemmeno l’autunno ferma l’assalto di zanzare, pulci, pidocchi e zecche
- Nuovi vettori si aggiungono a quelli autoctoni: la zanzara tigre, che punge nelle ore diurne, aumenta il rischio di trasmissione della Filariosi cardiopolmonare
- Stili di vita: da qualche anno sempre più spesso gli animali seguono i proprietari negli spostamenti per vacanza o per lavoro. Questo fenomeno può portarli a contrarre delle infezioni nei luoghi di soggiorno temporanei, per poi infettare gli altri animali una volta tornati nelle zone di residenza
- Ambiente di vita: la maggior parte dei cani e dei gatti sono membri della famiglia e vivono sempre in casa dove, grazie al riscaldamento, i parassiti trovano tutto l’anno temperature “primaverili”, adatte alla loro sopravvivenza. Gli animali, inoltre,che vivono all’aperto o insieme ad altri, i randagi, gli animali dei ricoveri, i cani da caccia e da lavoro sono a maggior rischio di venire a contatto con endo ed ectoparassiti, magari legati a specie selvatiche.
Il veterinario, nel raccomandare un programma per il controllo dei parassiti, deve tenere in considerazione molti fattori, tra cui l’età dell’animale (giovani e anziani sono a maggior rischio), lo stato fisiologico (femmine in gestazione e lattazione possono trasmettere malattie/parassiti alla cucciolata), lo stile di vita e se vive con altri soggetti o con altre specie, all’aperto o in appartamento, se viaggia o è stanziale.
Controllo dei vermi intestinali tondi e piatti (endoparassiti ascaridi, ancilostomi e tricuridi): è importante che duri per l’intera vita dell’animale.Con le attuali misure di lotta a questi parassiti si è ridotta la morbilità e anche la mortalità di soggetti in giovane età, anche se spesso le infestazioni negli adulti sono senza sintomi o con sintomi lievi. Ne consegue una continua eliminazione e disseminazione di uova nell’ambiente per lunghi tempi, sovente all’insaputa del proprietario. E’ importante sapere che alcune specie di parassiti intestinali (es. ascaridi e anchilostomi) rappresentano un rischio concreto anche per l’uomo e in particolare per i bambini; il loro controllo è un gesto di responsabilità sia verso i nostri amici a quattro zampe che verso noi stessi, protraendolo fino all’autunno, quando la riapertura delle scuole aumenta la frequentazione dei parchi e ne favorisce la trasmissione.
Controllo degli endoparassiti non intestinali (Dirofilaria immitise Dirofilaria repens). La Filariosi cardiopolmonare (FCP) e la Filariosi sottocutanea (FSC) sono endemiche in numerosi Paesi del sud e dell’est Europa. I cambiamenti climatici, favorevoli allo sviluppo del parassita, e l’aumentata frequenza di spostamenti degli animali d’affezione hanno aumentato il rischio di infestazione per il cane e il gatto durante l’arco dell’anno: in particolare, gli esperti consigliano di effettuare la prevenzione nei confronti della filariosi, con la somministrazione mensile, iniziando non oltre 30 giorni dall’inizio della stagione di volo dei vettori ed continuandola fino al tardo autunno. Nell’Europa del Sud, come in Italia, il trattamento dovrebbe cominciare a maggio e continuare fino a novembre-metà dicembre. Allo stato attuale il controllo si basa sull’uso di farmaci in grado di eliminare le larve trasmesse con la puntura della zanzara, evitando che diventino adulte.
Controllo degli ectoparassiti: pulci e zecche. L’infestazione deiparassiti cutanei solitamente segue cicli stagionali. Il loro maggiore effetto è legato alla comparsa di problemi cutanei come prurito e, in alcuni casi, forme allergiche; oltre all’azione di sottrazione di sangue, che può diventare grave nei casi di soggetti giovani e di infestazioni massive con lo sviluppo di anemie, questi parassiti possono essere vettori di patogeni che portano a malattie gravi e persino mortali, sia nel cane sia nell’uomo.
L’aumentata movimentazione degli animali d’affezione associata ai cambiamenti climatici e ambientali in atto, influenzano la diffusione di alcune specie di ectoparassiti e delle malattie da essi trasmesse rendendola potenzialmente pericolosa in ogni stagione. È poi possibile l’introduzione di nuove specie di ectoparassiti in regioni attualmente non endemiche anche attraverso la movimentazione di animali e/o migrazioni di specie selvatiche.
L’infestazione da pulci ha picchi in tarda primavera, ma recenti studi dimostrano che nelle nostre case il rischio di infestazione da pulci resta alto anche in inverno grazie al riscaldamento domestico: in queste condizioni il controllo dell’infestazione deve essere costante durante tutto l’anno: sempre più spesso i dermatologi veterinari riscontrano problemi dovuti alle pulci in autunno inoltrato e in inverno quando i trattamenti sono stati interrotti perché si è erroneamente considerato solo l’abbassamento della temperatura esterna.
Anche l’infestazione da zecche segue dinamiche stagionali (marzo-giugno; agosto-novembre) ma alcune specie sono presenti durante l’intero anno sia nell’ambiente che sugli animali: il periodo autunnale è quello più a rischio per la trasmissione di malattie in quanto spesso i proprietari interrompono la prevenzione troppo presto; è quindi consigliabile proteggere gli animali in modo continuativo.
Controllo Pappataci non sono dei parassiti veri e propri, ma questi insetti, rendono la vita molto difficile ai nostri animali, soprattutto se vivono all’esterno, in zone caldo umide, nella stagione primavera-estate, e non solo perché pungono, ma perché sono vettori per malattie molto gravi. i pappataci sono vettori della Leishmaniosi (malattia trasmissibile anche all’uomo, grave ed invalidante).
Questa patologie necessita oltre che del vettore (l’insetto) anche della presenza di soggetti malati. La migrazione di cani da zone endemiche a zone esenti sta creando la necessità di profilassi preventiva su tutto il territorio
Come evidenziato dall’Associazione Nazionale Medici Veterinaria (ANMVI), la più importante misura di prevenzione consiste nel controllo delle infestazioni da parassiti interni e da parassiti esterni: fondamentale il ruolo del medico veterinario che saprà consigliare la protezione antiparassitaria annuale più efficace e personalizzata.
Antiparassitari per bocca:
Questi farmaci sono molto comodi ed utilizzabili sia nei cani che nei gatti.
A seconda del prodotto, sono efficaci contro pulci, zecche, agendo sia come antiparassitario se il soggetto è già infestato, sia come preventivo per ulteriori possibili infestazioni.
Possono essere efficaci anche contro gli elminti (vermi intestinali) e la filariosi-cardiopolmonare, sempre in base al principio attivo.
In quest’ultimo caso, la prevenzione è efficace contro il verme che può infestare l’animale, ma non contro il vettore (la zanzara).
- Vantaggi: comodità di somministrazione e certezza di assunzione.
- Svantaggi: non hanno efficacia repellente.
Antiparassitari spot on, cani e gatti.
Le formulazioni spot on, sono delle gocce che devono essere applicate sulla cute del cane o gatto.
Sono specie specifiche. Questo significa che non è la quantità di farmaco che li distingue dal poter essere somministrato al cane o al gatto, ma la sostanza, il principio attivo che il compone.
Hanno azione sia repellente contro zanzare e pappataci, pulci ezecche (a seconda del prodotto, e della frequenza di somministrazione hanno efficacia maggiore o minore) che preventivacontro pulci e zecche evitando la reinfestazione.
- Vantaggi: ampio spettro di azione (repellente e preventiva) facilità di somministrazione
- Svantaggi: possibili reazioni avverse nel punto in cui si mette il farmaco.
Il lavaggio dell’animale rende inefficace il farmaco. - Avvertenze particolari: devi fare attenzione a posizionare le gocce sulla pelle direttamente e non sul pelo.
Antiparassitari in collare per cani e gatti.
I collari antiparassitari sono certamente i più utilizzati.
Efficaci sia come repellenti che come prevenzione di infestazione contro pulci e zecche, oggi esistono formulazioni efficaci anche contro zanzare e pappataci.
- Vantaggi: facilità di utilizzo, buona efficacia contro zanzare e pappataci, pulci e zecche, sia come repellente che come insetticida.
- Svantaggi: il collare non dovrebbe bagnarsi. (Non tutti) Se utilizzato in soggetti che convivono con altri animali soprattutto se cuccioloni, c’è il rischio che se lo mangino a vicenda, giocando. Nessuna prevenzione contro gli elminti (vermi intestinali) Possibili reazioni cutanee avverse.
Tra i vari prodotti in commercio sono efficaci per via orale:
NEXGARD 1 volta al mese contro Pulci e zecche,
NEXGARD SPECTRA 1 volta al mese contro Pulci e zecche, filaria e vermi intestinali.
BRAVECTO 1 volta ogni 3 mesi contro Pulci e zecche.
Prodotti spot on:
FRONTLINE TRIACT 1 volta ogni 2 mesi contro Pulci e zecche
– 1 volta ogni 3 settimane contro zanzare e pappataci
FRONTLINE COMBO 1 volta al mesi contro Pulci e zecche
ADVANTIX 1 volta al mese contro pulci e zecche, zanzare e pappataci
STRONGHOLD 1 volta al mese pulci, filaria e vermi intestinali (NON EFFICACE CONTRO LE ZECCHE)
EFFITIX 1 volta al mese contro pulci e zecche, zanzare e pappataci
Collari antiparassitari:
SERESTO durata fino a 6-7 mesi contro pulci e zecche, zanzare (Per i pappataci non è stato registrato ma uno studio del 2011 ne ha testato l’efficacia)
SCALIBOR durata 3-4 mesi contro zecche, zanzare e pappataci (poco attivo contro le pulci).
La prevenzione contro i parassiti con prodotti naturali: Esistono molti prodotti a base di oli essenziali, ma soltanto uno è stato testato e certificato. E’ l’olio di Neem. Essendo le malattie parassitarie pericolose noi tendiamo a sconsigliarlo se non come coadiuvante ad uno dei sistemi elencati in alto.
La campagna di prevenzione è promossa secondo le linee guide ESCCAP, si svolge con il Patrocinio di ANMVI(Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani),SIDEV(Società Italiana di Dermatologia Veterinaria), ESCCAP(European Scientific Counsel Companion Animal Parasites).
D.C
il bravecto non copre il rischio di puntura da flebotomi quindi va integrato o sostituito da giugno in poi con un antiparassitartio a copertura totale, ovviamente se si somministra un antiparassitario completo il bravecto va sostituito. Per quanto riguarda il cardotek ha un altra funzione che è quella di prevenire la filariosi cardiopolmonare e va somministrato in aggiunta agli altri antiparassitari non in sostituzione. Chiedere sempre al proprio veterinario quale sia la combinazione migliore e le informazioni sulle nuove molecole che sono presenti in commercio.
Una domanda: io do una pastiglia di Bravecto ogni 3 mesi a tutti i cani, adesso dovrei iniziare Advantix e Cardotek, sospendo quindi il Bravecto? Grazie!