Crescere con un cane modifica il microbioma dei giovani e sostiene un benessere mentale più stabile

Crescere con un cane modifica il microbioma dei giovani e sostiene un benessere mentale più stabile

Matteo Casini

Dicembre 6, 2025

Immagina un gruppo di adolescenti che cresce insieme a un cane in casa: non è solo una questione di affetto o compagnia, ma qualcosa che coinvolge proprio la loro salute a livello biologico. Un recente approfondimento scientifico ha rilevato collegamenti concreti tra la presenza di un animale domestico e i cambiamenti nel microbioma dei ragazzi, con ricadute positive sul loro benessere psicologico. Si tratta di un fenomeno che vale la pena considerare nelle famiglie italiane e non solo, soprattutto in città dove il contatto con la natura è limitato.

Il rapporto tra cani e microbiomi nei ragazzi

Uno studio condotto da un team giapponese ha analizzato la composizione microbica e lo stato mentale di adolescenti intorno ai 13 anni, confrontando chi convive con un cane e chi no. I dati mostrano che la presenza dell’animale domestico non modifica la quantità di specie microbiche, ma ne altera in modo significativo la composizione. Questo cambiamento microbico coinvolge soprattutto certi batteri orali, con effetti evidenti sul comportamento sociale e sul benessere psicologico dei ragazzi.

Crescere con un cane modifica il microbioma dei giovani e sostiene un benessere mentale più stabile
Crescere con un cane modifica il microbioma dei giovani e sostiene un benessere mentale più stabile – thedailybulldog.it

Secondo gli studiosi, la convivenza con un cane favorisce la cosiddetta simbiosi microbica, facilitata dai frequenti contatti quotidiani come leccate o giochi che generano uno scambio diretto di batteri. Un dettaglio che molti sottovalutano è proprio questa interazione costante che modifica la flora batterica individuale. Più in generale, la ricerca sottolinea un effetto positivo che va oltre la semplice compagnia, toccando profili di salute mentale e sociale rilevanti negli adolescenti.

Il team sottolinea come tali interazioni possano innescare un meccanismo che, tramite il microbioma, influenza le vie neurali e ormonali legate allo stress e alle relazioni sociali. È un approccio che amplia la visione tradizionale della convivenza con gli animali, spostandosi verso un quadro più complesso e biologico.

Come variano i batteri in chi cresce con un cane

Dopo aver sequenziato i microbi presenti nella saliva degli adolescenti, i ricercatori hanno notato differenze importanti nella composizione batterica, pur mantenendo simili livelli di varietà e ricchezza delle specie. In particolare, alcune specie appartenenti al genere Streptococcus risultano più frequenti nei ragazzi che vivono con un cane. Questi batteri sono comuni nella bocca di animali e umani e ago della bilancia in questo scambio batterico quotidiano.

Un aspetto che sfugge a chi vive in città è quanto l’ambiente domestico si trasformi semplicemente con la presenza di un animale. Studi precedenti avevano già indicato che gli animali domestici contribuiscono ad aumentare la varietà microbica nell’abitazione, ma questa ricerca evidenzia come l’effetto si rifletta anche a livello individuale, nei microbi dell’essere umano.

L’ipotesi degli studiosi è che la presenza di questi batteri specifici possa favorire comportamenti più prosociali, creando un senso di sicurezza che ha radici biologiche più profonde di quanto si credesse finora. Le comunità microbiche non influiscono solo sul corpo, ma modulano anche sistemi nervosi e ormonali, elementi centrali nelle dinamiche sociali e nella gestione dello stress.

Questo studio apre quindi nuovi scenari nel modo di considerare il legame tra giovani e animali domestici: non è solo una questione emotiva, ma un’interazione che incide concretamente sulla fisiologia e la mente. Il prossimo passo sarà capire quanto questi benefici siano stabili nel tempo e quali microbi giochino ruoli chiave in questa relazione.

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