Animali domestici: microchip obbligatorio, stop agli incroci e novità su cuccioli e collari

Animali domestici: microchip obbligatorio, stop agli incroci e novità su cuccioli e collari

Matteo Casini

Dicembre 10, 2025

Immaginate una scena al confine: un cane viene scansionato sotto la pelle con un lettore elettronico. Questa immagine diventerà sempre più familiare in Europa, dove l’Unione sta spingendo per introdurre regole più rigorose che frenino il traffico illecito di animali e migliorino la qualità della loro vita. L’intento è quello di mettere ordine in un universo che coinvolge oltre 185 milioni tra cani e gatti ospitati nelle case europee. La parola d’ordine è tracciabilità, supportata da norme più stringenti che riguardano documenti, identificazione e pubblicità degli animali da compagnia. Chi Compra online o gestisce attività legate agli animali dovrà fare i conti con controlli più severi, perché, come raccontano gli esperti, molte frodi nascono proprio dalle pochezza di trasparenza nell’annunciare la vendita su internet. Un dettaglio che molti sottovalutano ma che rappresenta un nodo centrale per l’intera filiera.

I tempi e il sistema di registrazione

Una delle novità più rilevanti riguarda l’obbligo di applicare un microchip sottocutaneo a tutti i cani e gatti presente nel territorio dell’Unione. Questi dati saranno raccolti in banche dati nazionali interoperabili, collegate tra loro per garantire un sistema efficace di monitoraggio. Le attività professionali legate agli animali — dagli allevamenti ai rifugi, fino ai negozi — avranno una finestra temporale di diversi anni per adeguarsi, così da evitare scappatoie. Nel frattempo, chi possiede animali domestici già in casa avrà tempi più lunghi per procedere con la registrazione e marcatura. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è proprio la complessità di questa fase, soprattutto nel passaggio da una pratica più informale a un sistema di registrazione obbligatorio e centralizzato.

Animali domestici: microchip obbligatorio, stop agli incroci e novità su cuccioli e collari
Animali domestici: microchip obbligatorio, stop agli incroci e novità su cuccioli e collari – thedailybulldog.it

Le regole si estendono anche alle importazioni: gli animali destinati alla vendita devono essere inseriti in archivio entro pochi giorni dall’arrivo, mentre chi viaggia con il proprio animale dovrà registrarlo in un nuovo database europeo dedicato ai viaggiatori. L’obiettivo dichiarato è rendere più difficili i canali usati dai trafficanti, che spesso si spacciano per cittadini per far entrare cucciolate non controllate. Un fenomeno che in molte città italiane è già sotto osservazione da parte delle autorità veterinarie. Inoltre, sono previsti maggiori controlli sulle inserzioni online per mettere un freno ai pedigree falsi e a documenti contraffatti, come vaccini certificati. Questo comporterà nuovi adempimenti per piattaforme e venditori, insieme a controlli più stretti sul territorio. Per molti cittadini sarà una novità anche solo la scelta del proprio cucciolo di fiducia, una realtà che si sta facendo sempre più concreta nel quotidiano.

Benessere, mostre e limiti alla riproduzione

Le nuove disposizioni introducono divieti e restrizioni su pratiche ritenute nocive per gli animali. Saranno vietate, salvo motivi veterinari, modifiche come amputazioni di orecchie e code, che in passato erano diffuse in alcune razze. Allo stesso tempo, si impongono limiti severi sull’allevamento di animali con tratti estremi che compromettono la salute: per esempio, i cani con il muso troppo schiacciato potrebbero essere esclusi da mostre, esposizioni e competizioni qualora risulti a rischio la loro respirazione o il benessere generale. Un dettaglio che molti sottovalutano riguarda i collari pericolosi: saranno vietati quelli con punte e gli strozzatori privi di sistemi di sicurezza. Anche l’abitudine di legare animali per lunghi periodi subisce un forte limite, salvo necessità mediche specifiche.

Un’altra novità riguarda la riproduzione: stop alle cucciolate tra consanguinei stretti e restrizioni per femmine che hanno già subito due parti cesarei. Questo aspetto farà sicuramente riflettere chi si occupa di allevamenti domestici informali, diffusi anche in contesti urbani. Le norme stabiliscono standard minimi uniformi in tutta l’Unione, con possibilità per gli Stati di adottare provvedimenti più rigidi. L’intento principale rimane quello di ridurre il mercato nero e migliorare le condizioni negli allevamenti e nei punti vendita. Per veterinari, associazioni e proprietari significherà percorrere la strada verso procedure più trasparenti e un aumento della responsabilità nella cura e nella gestione degli animali domestici.

Una tendenza già visibile in molti ambulatori e canili italiani riguarda l’integrazione del codice letto dal microchip nelle cartelle cliniche e negli spostamenti degli animali, un dettaglio che rende più semplice il monitoraggio e la protezione. Nel quotidiano, questo piccolo gesto riflette un cambiamento che ha il potenziale di migliorare la vita di milioni di animali e delle persone che se ne prendono cura.

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