Nel cuore della campagna inglese, durante una battuta di caccia, si nota un comportamento unico: un cane che si ferma all’improvviso, immobile e concentrato, pronto a segnalare la presenza della preda. Questo gesto, che dà il nome stesso alla razza, racconta molto della natura del Setter. Non è solo un cane elegante dall’aspetto raffinato, ma un animale dotato di una spiccata indole da cacciatore, che passa attraverso secoli di selezione e lavoro sul campo. In Italia, così come altrove, il Setter è oggi uno strano equilibrio tra un compagno allegro in famiglia e un animale con esigenze ben precise da cane da lavoro.
La nascita e l’evoluzione di una razza da caccia
Il termine “Setter” deriva dal verbo inglese “to set”, che descrive quel particolare atteggiamento del cane quando individua la selvaggina, abbassandosi in una posa quasi scattante. Le radici di questa razza risalgono al 1500, quando già godeva di notorietà durante le battute di caccia di nobili come il conte Leicester. Tuttavia, la selezione profondamente mirata che ha portato al Setter moderno si deve a un uomo fuori dagli schemi, Edward Laverick.

Rimasto orfano da giovane e erede di un’ingente fortuna, Laverick scelse di dedicarsi ai cani piuttosto che all’industria, lavorando con l’amico Purcell Llewellin per affinare le caratteristiche della razza. Intorno al 1860 il Setter inglese iniziò ad emergere nelle prime competizioni di caccia praticata, chiamate “Field Trials”. In Italia il primo allevamento è datato agli anni ’20, da allora la diffusione è costante, specie nei contesti dove il rapporto con la natura è più sentito.
Un dettaglio che molti sottovalutano è come la storia di questa razza non sia solo aneddotica, ma legata a pratiche di selezione che puntavano a creare cani versatili, con resistenza fisica e capacità mentali elevate.
Aspetto e caratteristiche fisiche del Setter
Chi osserva un Setter ha davanti un esemplare che coniuga forza e grazia. Il suo torace ampio e muscoloso dà una chiara idea della potenza, mantenendo però un’ossatura leggera e adatta a muoversi con agilità nei campi. La coda, attaccata alta e ben rivestita di pelo, si assottiglia verso l’estremità, contribuendo all’equilibrio dell’intera figura. La testa lunga e asciutta rispetta proporzioni precise, e gli occhi nocciola esprimono un’intelligenza vivace e attenta. Il pelo, lungo e setoso, forma frange caratteristiche che si trovano su collo, sterno, arti e posteriore, fornendo protezione durante le escursioni in ambienti naturali.
Il mantello si presenta in diverse combinazioni: bianco e nero, bianco e marrone, bianco e arancio o tricolore, offrendo varietà senza perdere armonia. La taglia varia generalmente tra i 52 e i 60 centimetri, con leggere differenze tra maschi e femmine. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è l’abbondante sottopelo che si sviluppa, proteggendo il cane dalle intemperie e dalle temperature più rigide.
Carattere, attitudini e rapporto con l’ambiente
Il Setter è un animale che si distingue per il suo carattere estroverso e giocherellone, molto attaccato alla famiglia. Non è raro che riesca con la sua espressività a conquistare facilmente chiunque incroci il suo sguardo. Questa simpatia, però, non deve far dimenticare che si tratta di un cane da caccia con radicate esigenze di movimento e stimoli. Sul campo cinofilo dimostra costante impegno e capacità di apprendimento, facendo emergere il suo talento nel lavoro insieme all’uomo.
Un aspetto che sfugge a chi vive in città è il profondo bisogno di libertà che questo cane manifesta. Rilassarsi sul divano è parte della sua vita, ma solo se affiancato da lunghe corse nei campi o nella natura. Quando il Setter decide di “andare a caccia”, lo fa con determinazione, seguendo un istinto che non può essere ignorato. Per questo motivo, l’adozione di questa razza richiede consapevolezza: non bastano spazi ristretti o ritmi troppo sedentari. Persone che possono offrire equilibrio tra attività fisica e momenti di riposo sono le più adatte a gestire al meglio questa razza dalle molte qualità.
Intanto, in molte zone rurali italiane, il Setter rimane un compagno insostituibile, testimonianza vivente di un legame ancora forte tra uomo, cane e natura.
