Un divano scorticatato, tende sfilacciate, mobili segnati. Chi ha un gatto in casa li conosce bene: quei graffi che sembrano opera di un artigiano distratto in realtà sono tracciati dal suo padrone felino. Dietro questo comportamento apparentemente fastidioso si nasconde una necessità biologica e comunicativa essenziale per il gatto. In molte città italiane, chi convive con questi animali si trova spesso a confrontarsi con la domanda: perché il gatto insiste a farsi le unghie proprio sui mobili di casa? Al di là dell’irritazione, il gesto è naturale e fa parte di un sistema complesso.
Il significato dietro alle unghiate
Quando il gatto graffia un oggetto, non lo fa per caso o solo per gioco. Il graffio è uno strumento di comunicazione, un modo per lasciare un segno tangibile che segnala la sua presenza. Gli umani usano serrature, nomi o cancelli per definire la proprietà, ma i gatti si affidano a metodi più diretti e visivi. In molte aree urbane, questo comportamento si manifesta specialmente su mobili usurati e tende: sono superfici che attirano maggiormente l’attenzione del gatto perché permettono una marcatura più evidente. Un dettaglio che molti sottovalutano è che questo gesto non serve solo a identificare il territorio, ma anche a comunicare con altri animali della stessa specie.

In natura, i felini usano i graffi per segnalare la propria area agli altri esemplari, dissuadendo intrusioni e potenziali conflitti. Allo stesso tempo, il graffio riveste un ruolo fisiologico: rimuove l’astuccio corneo delle unghie e aiuta a mantenere gli artigli affilati. Nella vita quotidiana del gatto domestico, i momenti dedicati a questo comportamento sono frequenti e rappresentano una via per rispettare le esigenze del proprio corpo. Chi ha un gatto in casa nota spesso che tende a tornare più volte sulle stesse superfici per effettuare queste marcature visive, confermando così una vera preferenza.
Oltre la vista: l’importanza dei feromoni
Un aspetto meno evidente, ma altrettanto fondamentale, riguarda il rilascio di messaggi chimici. Il graffio libera feromoni prodotti dalle ghiandole presenti nelle zampe, aggiungendo un segnale olfattivo alla traccia visiva. Questo dettaglio sfugge a molti di chi vive in città, dove i gatti domestici si trovano spesso limitati negli spazi all’aperto. La combinazione di questi due messaggi rende la comunicazione particolarmente efficace, duratura nel tempo e allo stesso modo comprensibile agli altri gatti che possono passare da quelle zone. L’azione di graffiare funziona quindi come un sistema di segnalazione in più dimensioni.
Questa doppia funzione spiega perché il comportamento sia così radicato nel gatto: soddisfa sia un’esigenza comunicativa sia necessità fisiologiche. I problemi nascono quando la scelta delle superfici per graffiare coincide con gli arredi assenti di alternative dedicate. Sempre più esperti concordano sul fatto che ignorare questa caratteristica naturale dell’animale può complicare la convivenza e aumentare lo stress sia per il gatto che per il suo proprietario. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno, quando i gatti hanno meno stimoli all’aperto, tende a intensificarsi.
Come tutelare l’arredo senza negare il comportamento del gatto
Nonostante il disagio che mobili danneggiati possono creare, la soluzione non è impedire al gatto di farsi le unghie, ma indirizzarlo verso strumenti adatti. Il tiragraffi rappresenta l’accessorio più efficace per questo scopo. Posizionarlo in zone frequentate dal gatto consente di soddisfare il suo bisogno di segnare il territorio e mantenere le unghie in buone condizioni, riducendo al minimo il rischio di danneggiare mobili e tende.
Chi ha avuto modo di osservare l’abitudine fin da cucciolo sa che abituare l’animale a utilizzare il tiragraffi è possibile con un po’ di pazienza e qualche premio, come una carezza o uno snack. Questo piccolo gesto facilita una convivenza più armoniosa e limita molte delle frustrazioni nate dall’uso improprio delle superfici domestiche. In questi mesi, diverse ricerche italiane hanno mostrato come l’introduzione tempestiva di un tiragraffi porti a risultati significativi già dopo pochi giorni di utilizzo regolare. Sia in appartamento sia in case di campagna, questa pratica si rivela utile per preservare l’arredo senza mettere in discussione i bisogni naturali del gatto.
Il movimento del graffiare, unico nel suo genere, rimane dunque un tratto distintivo dei felini domestici. Permette loro di comunicare, proteggere se stessi e il proprio spazio, mantenere la salute delle unghie e conservare una sorta di equilibrio psicofisico. Chi vive con un gatto sa quanto questa attività sia parte integrante della routine quotidiana dell’animale e quanto sia importante accettarla e gestirla in modo consapevole.
