Quando un gatto varca la soglia di una nuova casa, la sua salute prende il primo posto nelle attenzioni. La vaccinazione, guarda caso, รจ un passaggio che protegge davvero da malattie serie, specie nei primi mesi โ tempi in cui il sistema immunitario รจ ancora un poโ in via di sviluppo. Accogliere il parere di un veterinario esperto serve soprattutto per capire come sta lโanimale e mettere a punto un calendario vaccinale su misura. Non si tratta solo di guardare al singolo micio, ma anche di evitare che certi malanni si diffondano nella popolazione felina di zona, evitando cosรฌ eventuali epidemie.
Un dettaglio non da poco riguarda quando si devono fare le prime vaccinazioni. Quelli iniziali arrivano solo dopo i 60 giorni di vita: si aspetta che il gattino finisca lo svezzamento โ e che gli anticorpi presi dalla mamma con il latte scendano abbastanza. Solo a quel punto la vaccinazione risponde bene. Dopo la prima, ci sono richiami a cadenza regolare per coprire il micio al meglio, anche perchรฉ la protezione completa arriva piรน o meno due settimane dopo il secondo trattamento. Ecco perchรฉ, nelle prime fasi, il gatto dovrebbe restar tranquillo in casa, evitando contatti troppo stretti con altri animali o ambienti esterni potenzialmente a rischio.
Questa fase รจ il punto di partenza per tenere a lungo lontane le malattie. Poi tocca rinnovare le vaccinazioni ogni anno: appuntamenti segnati con cura sul libretto sanitario, un documento prezioso che racconta tutte le tappe e le cure. Chi vive nei centri urbani o in zone con piรน gatti lo sa bene โ proteggersi da malattie contagiose รจ il primo passo per evitare guai, specie dove la convivenza fra mici รจ piรน fitta.
I vaccini necessari e le vaccinazioni di base
Tra quelli che non possono mancare, si trovano tre vaccini che proteggono da malattie comuni ma pericolose: rinotracheite, panleucopenia felina โ che รจ una gastroenterite virale โ e calicivirosi. Questi insieme formano il cosiddetto vaccino trivalente, utile a difendere il gatto da problemi respiratori e intestinali anche gravi. La loro somministrazione, e il richiamo annuale, rappresentano una prassi consolidata in molte parti dโItalia.

Oltre a proteggere il singolo, il trivalente stimola la cosiddetta immunitร di gregge. Insomma, aiuta a limitare la diffusione dei virus tra i gatti, soprattutto dove vivono vicini โ grandi cittร o allevamenti su tutti. In inverno, poi, si vedono piรน casi, visto che gli animali si cercano e si radunano di piรน, facilitando la trasmissione di malattie contagiose. Veterinari e addetti del settore lo sanno bene e suggeriscono di prestare attenzione soprattutto nei mesi freddi.
Il vantaggio dei vaccini obbligatori si vede chiaramente se si guarda ai tassi di mortalitร per alcune malattie: sono scesi proprio grazie alla collaborazione fra veterinari e proprietari. Resta il fatto che la vaccinazione trivalente fa da pilastro per lโimmunitร e si puรฒ integrare con altre in base alle esigenze specifiche del gatto e del suo ambiente.
Vaccini facoltativi e personalizzazione della copertura
A fianco della base ci sono poi altre vaccinazioni che non sono obbligatorie, ma che offrono una protezione aggiuntiva contro malattie piรน particolari. Qui rientrano il vaccino contro la leucemia felina (FeLV), quello per la peritonite infettiva felina (FIP) e la clamidiosi. Sempre piรน indicati per i gatti che passano molto tempo fuori o vivono in zone dove queste patologie circolano di piรน.
Un elemento chiave รจ lo stile di vita: i gatti indoor quasi sempre necessitano di meno vaccinazioni rispetto a quelli che girano all’aperto. Questi ultimi, infatti, si espongono piรน frequentemente a parassiti come zecche e pulci che possono trasmettere malattie. Il veterinario quindi valuta con cura lโambiente e il territorio โ diciamo, dalle parti di Milano o nel Nord Italia โ per consigliare le vaccinazioni piรน adatte e pianificare eventuali trattamenti contro i parassiti.
In modo particolare, si parla della vaccinazione antirabbica: obbligatoria in alcune regioni come la Sardegna, necessita anche per viaggiare allโestero con il gatto. Ma la si somministra solo se serve davvero. Se si pensa di muoversi con lโanimale fuori dallโItalia, allora il richiamo diventa importante โ cosa che capita sempre piรน spesso a chi vive in cittร e si sposta spesso.
Alla fine, le scelte spettano sempre al veterinario, che valuta con attenzione stato di salute, ambiente e abitudini del gatto. Lโobiettivo finale resta una protezione efficace โ senza esagerare con trattamenti inutili. Aggiornare il calendario vaccinale significa garantire una vita serena al proprio gatto, un impegno che in Italia, negli ultimi tempi, tanti proprietari hanno capito bene e mettono in pratica ogni giorno.
