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10 domande. Rispondono: Valentina Zoch e Roberto Kozlovic

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Prosegue la serie di interviste ai maggiori Allevatori Italiani, Handler, Veterinari, ed esperti del settore, non solo di cani di razza bulldog inglese, per comprendere cosa determini un allevamento di eccellenza, quali siano le falle legislative che determinano il proliferare di cagnari e truffatori, come sensibilizzare i possibili futuri acquirenti in modo che si rivolgano solo ed esclusivamente per l’acquisto ad allevamenti di sicura eccellenza e serietà. Rispondono oggi Valentina Zoch e Roberto Kozlovic dell’Allevamento NaganaBulls

 

 

Il nostro è un allevamento amatoriale con affisso ENCI.

Nel 1999 abbiamo acquistato il nostro primo bulldog in seguito nel 2004 abbiamo avuto le nostre prime, fortunate, cucciolate da dove sono nati i nostri primi stalloni e le nostre prime fattrici, tutti campioni.

Dal quel momento non ci siamo più fermati per ricercare sempre, una seria professionalità e crescita per noi e per i nostri cuccioli ma soprattutto per dare delle garanzie e consigli utili chi vuole avvicinarsi a conoscere questa meravigliosa razza e prendere un cucciolo.

I nostri cuccioli di Bulldog vengono attentamente allevati e socializzati in famiglia in contatto diretto con noi ed i nostri figli.

La nostra filosofia di allevatori amatoriali e il nostro primario obiettivo sono stati, negli anni, poter produrre dei bulldog sani. Abbiamo partecipato in questi anni a numerose esposizioni sia nazionali che internazionali con i nostri campioni portando a casa tantissimi riconoscimenti che ci hanno incoraggiato a proseguire. Questo ci ha anche aiutati a confrontarci con tantissimi allevatori come noi, di diverse città, italiane e straniere.

La salute dei nostri cani adulti e cuccioli è sempre stata al primo posto!

Per questo motivo abbiamo sempre cercato di dare alle nostre femmine dei buoni maschi sani, con una morfologia standard (Stalloni) testati, per riconoscere se sono portatori di malattie genetiche, trovando poi, nuove linee di sangue anche all’estero. Le nostre femmine sono delle buone fattrici e questo per noi è fondamentale.

Per far si che tutto questo sia possibile, in questi anni, siamo sempre stati seguiti ed assistiti con vera professionalità da uno staff di veterinari, altamente specializzati a riconoscere le problematiche di questa razza.

Nel nostro allevamento si possono trovare diverse generazioni di bulldog!

Continueremo così perché la passione e l’amore per questa razza è tanta!

Per info :Telefono 040.370673-Cellulare 338.6353790 Info@naganabulls.it

10 Domande
Roberto Kozlovic e Valentina Zoch dell’Allevamento Nagana Bulls

Conoscenze nuove metodiche e accresciuta consapevolezza: cosa determina l’evoluzione dell’allevamento cinofilo nello specifico della nostra razza? L’evoluzione dell’allevamento viene determinata da nuove metodiche come i test genetici e le cure dei cuccioli, assistiti dai veterinari molto più preparati e stimolati da noi allevatori in quanto siamo sempre alla ricerca di ampliare e migliorare le nostre conoscenze.

La differenza tra amatoriale e professionale è solo una questione di numeri?O anche di qualità? A numeri elevati corrisponde maggiore selezione ? Dove sono le criticità in questa equazione? La differenza tra amatoriale e professionale sta proprio nella definizione del nome: amatoriale si limita a poche cucciolate all’anno 4 – 5 , professionale sicuramente più fattrici e più cucciolate anche 30 all’anno ! 

La qualità come selezione e ricerca, paga?Vista la richiesta al risparmio del cliente poco informato?Come si garantisce in termini fattivi questa qualità? Sicuramente la selezione e la ricerca, nel programmare una cucciolata che nasca sana, ripaga l’allevamento e il proprietario, riconoscendolo negli anni e consigliandolo, dando garanzie a chi poi decide di prendere un cucciolo. Il cliente poco informato sicuramente non conosce quanto lavoro e impegno costante ci sta dietro ad allevare fino ai tre mesi una cucciolata!Chi prende un cucciolo in un allevamento amatoriale ha la garanzia di vedere la cucciolata fin dal primo mese di vita assieme alla madre alla nonna e anche bis nonna e seguirlo nella crescita per tre mesi…fino al giorno della consegna…

Dov’è la falla nell’ informazione per cui prezzo = cane sano?.Cosa non si comprende quando si parla di costo allevatoriale? E cosa dovrebbe determinare la scelta dell’allevamento? La falla nell’informazione : prezzo=cane sano – non c’è .Quando un bel cucciolo sano, vaccinato, vivace viene consegnato dall’allevatore al suo nuovo padrone , garantendogli consulenza per qualsiasi problema negli anni successivi . La qualità viene garantita dalle fattrici con una linea genetica fissata nel proprio allevamento. Dopo anni di selezione si possono ottenere dei buoni risultati, se si arriva a questo, il numero delle cucciolate non contano, importante che la qualità rimanga alta.

L’evoluzione dell’allevamento va verso l’eliminazione dell’ipertipo, il mercato ha recepito questo trend o chiede ancora quel tipo di cane? Come agisce l’allevatore rispetto a questa incongruenza? L’evoluzione dell’allevamento e la selezione di cani ipertipici è senz’altro dovuta alla richiesta del mercato che desidera soggetti con meno problematiche possibili , meno rugosi, con collo più lungo, arti non troppo corti per movimenti più sciolti, code più lunghe e meno incarnite.

I controlli genetici servono alla selezione o garantiscono il cliente? Sicuramente i controlli genetici servono alla selezione ma oggigiorno danno una garanzia in più anche al cliente proprio per la questione del prezzo.

Quali tecniche strettamente selettive oggi sono considerate obsolete?Una tecnica obsoleta era la monta naturale , per fortuna adesso viene sostituita dalla monta artificiale che senza dubbi o crea meno problemi di infezioni

Quanto incide nella decisione di mettere in produzione un soggetto, la sua morfologia, rispetto ad altre caratteristiche quali carattere e salute?Sicuramente avere un soggetto con una buona morfologia ma con scarsa salute fa dubitare un allevatore a metterlo in produzione… non sarebbe una buona cosa per l’allevamento…Negli anni abbiamo evitato di accoppiare femmine con problemi respiratori e code incarnite.

La normativa non tutela l’allevatore serio? Quali le falle normative che permettono ai cagnari di proliferare. Le nuove tecnologie permetterebbero di ridurre le truffe, per es. il deposito obbligatorio del DNA per tutti. Quali soluzioni?La normativa non tutele abbastanza gli allevatori… quando L’ E.NC.I e le A.S.L. collaboreranno insieme obbligando il deposito del D.N.A. per tutti, sicuramente si riuscirà a controllare meglio tutto quel gruppo di cagnari che producono soggetti in cattiva salute senza controlli ne vaccinazioni.

Quanto la sinergia con i Veterinari determina il successo allevatoriale? La sinergia tra allevatori e veterinari è importantissima, per esempio : un veterinario che segue l’allevamento in tutte le fasi di riproduzione con controlli, il concepimento e poi il parto, cresce anche lui in esperienza facendo a sua volta crescere anche l’allevatore.

 

 

D.C

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