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Io sono un cane e ho diritto ad abitare in condominio! Avv. Margherita De Gennaro.

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“Niente cani in condominio” è una regola o una mera diceria di comodo?!

Cari lettori condomini, sospirate e non abbiate paura perché il divieto di tenere nella propria abitazione facente parte di un condominio animali domestici e in particolare i nostri amici a quattro zampe, cani e gatti, non esiste.
Una mera diceria, magari di comodo finalizzata ad evitare che il cane possa turbare la convivenza con gli altri condomini. Sì, sarà pure una diceria, ma vero è che questo risultato è solo recente.
Non tanto tempo fa, infatti, chi sceglieva di abitare in un appartamento facente parte di un condominio, accettava, passivamente e quasi come se ciò fosse normale, il fatto di non poter aver un cane. In alcuni casi addirittura si arrivava a commettere quel gesto orribile di abbandonare il proprio cane solo perché costretti ad andare ad abitare in condominio. Fermo restando, che molti di noi, avrebbero mangiato pane e cipolla pur di mantenere una casa unifamiliare che può ospitare il cane, per tanti non è stato così.
Era un problema.
Tra chi passivamente accettava la legge e decideva (seppur soffrendo, non lo metto in dubbio) di estromettere dal proprio nucleo familiare il suo cane, vi era anche chi gridava l’ingiustizia di non essere liberi di vivere in un condominio con il proprio “figlio peloso”. Buffa vero questa espressione?! Ma chi di voi vuole contestarmi in questo?!


Lo scenario di “guerra” dunque era questo e come in tutte le battaglie vince sempre chi lotta per far valere le proprie convinzioni e chi non si lascia calpestare dal “nemico” che senza ragione e senza un perché vuole imporre il proprio punto di vista.
Ebbene sì, il legislatore ci è venuto incontro, prendendo atto dell’effettivo problema della stragrande maggioranza di quei proprietari di cani che decidevano per volontà o per necessità di essere “ospiti” di un nuovo condominio e che amano i propri cani al punto di riconoscerli come dei veri membri della propria famiglia. La svolta vi è stata con la legge di riforma del condominio (L. 220/2012) la quale ha previsto che non sia possibile vietare la detenzione di animali in appartamento.

Attualmente, infatti, non esiste alcun divieto di avere cani in condominio, ma anzi la legge e precisamente l’art. 1138 ult. co. codice civile, sancisce che le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici.
Se allora qualcuno osa dirvi che non potete tenere i vostri cani in appartamento rispondetegli che potete perché lo ammette l’art. 1138 cod.civ.!


A norma del codice civile il regolamento di condominio va obbligatoriamente predisposto quando in un edificio ci sono più di dieci condomini. Esso in particolare deve contenere le norme circa l’uso delle parti comuni nonché deve disciplinare la ripartizione delle spese, secondo i diritti e gli obblighi spettanti a ciascun condomino. Tale regolamento, che costituisce insieme alla legge la fonte disciplinante il condominio, è approvato dall’assemblea dei condomini con un numero di voti pari alla maggioranza degli intervenuti e rappresentanti almeno la metà del valore dell’edificio (art. 1136 co. 2 c.c.). Le obbligazioni nascenti dal regolamento inoltre sono vincolanti per tutti i proprietari delle singole unità immobiliari (anche per la minoranza dissenziente) e per i loro aventi causa. Poiché detto regolamento non può importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi in esclusiva a meno che non vi sia il consenso unanime dei vari condomini, in difetto di un’approvazione unanime le disposizioni che vietano di tenere negli appartamenti gli animali domestici sono inefficaci anche con riguardo a quei condomini che abbiano concorso con il loro voto favorevole alla relativa approvazione.


Gli spazi comuni condominiali come il cortile, il giardino ed anche l’ascensore, sono accessibili quindi ai cani ed ai gatti, sempre nel rispetto delle norme generali d’igiene e di sicurezza.
Ancora, se non contento qualcuno si ostina a dire che non avete ragione, bè non abbiate paura perché dalla nostra parte c‘è anche la Corte di Cassazione!
La Corte di Cassazione, infatti, con varie pronunce ha sostenuto che il divieto di tenere negli appartamenti animali domestici non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali, approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva (ex multis Cass. civ. Sez. II, Sent., 15-02-2011, n. 3705; Cass. civ. Sez. II, 08-03-2006, n. 4920).


Ricordatevi però che nel condominio ci sono regole e queste regole devono essere rispettate per il quieto vivere anche dai vostri cani. Questo non significa comunque che il cane non possa abbaiare perché per prima cosa è un essere vivente e come tutti gli esseri viventi ha il diritto di esprimersi e per seconda cosa di certo l’abbaio non supera il limite della soglia della normale tollerabilità; limite questo operante in materia di rapporti di vicinato.

Avvocato Margherita De Gennaro

DC

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